In vino vanitas
Sono decine, le stelle del cinema, dello sport e della musica che hanno scelto di occuparsi di vino e liquori. Ecco un elenco con i nomi più celebri e gettonati, conditi con qualche curiosità.
Il fenomeno è sempre più in voga nelle file di quelli che contano: prodursi il proprio vino. A Hollywood e periferie è ormai una piccola mania, ma a parte qualche rara eccezione, curiosamente nessuno ha scelto di utilizzare i terreni della Napa Valley, molto più comodi, preferendo la vecchia Europa, Italia e Francia in prima fila. C’entra sicuramente trovare forme d’investimento alternative ai broker di Wall Street, che hanno fatto il loro tempo bruciando le fortune di molti volti noti, ma all’appello delle motivazioni sono da inserire altre voci, cominciando da prestigio e guadagno: acquistare il vino di una star, che sia del rock, dello sport o del cinema, è un cimelio irresistibile. Anche se quella bottiglia, statisticamente, il piacere di essere toccata dal divo non l’ha avuta mai. Ma tant’è.
L’elenco delle celebrità si allunga ogni giorno di più, anche se è quasi impossibile non iniziare dai Brangelina, l’ex coppia più bella del reame formata da Brad Pitt e Angelina Jolie, letteralmente scoppiati dopo un numero mai del tutto precisato di figli e proprietà. Fra i tanti possedimenti, i due hanno acquistato il principesco “Chateau Miraval” in Provenza, nel sud della Francia, dove finirono per celebrare un matrimonio iperprotetto, producendo il “Miraval Rose”, un rosato realizzato con la complicità del guru Marc Perrin le cui prime 6.000 bottiglie sono andate esaurite in poche ore con una semplice vendita online. Ma non finisce qui, perché Brad pare ormai convertito al vino in ogni sua forma, al punto da assoldare l’architetto Frank Gehry solo per dare un ordine e un aspetto di tutto rispetto alla sua cantina privata, dove custodisce un migliaio di bottiglie, molte introvabili e tutte preziosissime, per un valore di circa 5 milioni di dollari. In realtà, fra i primi a credere nel potere del vino fu Francis Ford Coppola, regista pluripremiato con l’Oscar, che insieme alla moglie Eleanor, nel 1975, ha sganciato un bel po’ di dollari per assicurarsi quella che oggi è conosciuta come la “Niebaum-Coppola Estate Winery”: una tenuta principesca immersa fra i vigneti di Rutherford, Napa Valley, in cui si producono migliaia di bottiglie di Cabernet, Merlot, Pennino e Zinfandel, ma anche passate di pomodoro, olio e condimenti vari. Fra le ultime produzioni di Coppola il “Sofia Blanc de Blanes”: vino bianco frizzante venduto in lattina – accidenti – e dedicato alla figlia, anch’essa regista dotata di Oscar.
L’enobusiness ha attirato da tempo anche le attenzioni di un’altra coppia, non meno famosa: Michael Douglas e Catherine Zeta-Jones. I coniugi, in ognuna delle svariate dimore di cui dispongono, prestano massima attenzione alla cantina, che dev’essere ricca e piena d’ogni ben di dio. Il quartier generale della loro collezione si concentra però alle Bermude, dove Michael e Catherine possiedono una villa da cinque miliardi di dollari, che sommati ai 6,5 milioni di dollari degli incredibili vini custoditi, alzano di parecchio il valore finale. Fra gli ultimi enoentusiasti c’è anche Britney Spears, che per adesso “limita” la sua passione vinicola ad una collezione, anche se si mormora sia in arrivo il suo primo vino. Nella sua sontuosa villa, sulle colline di Beverly Hills, fervono i lavori per realizzare una cantina che possa contenere tutte le delizie che Britney acquista a mani basse: durante l’ultimo viaggio italiano pare abbia immolato un milione di dollari per portarsi al di là dell’oceano quantitativi industriali di Amarone e Pomino, due fra i vini più amati dall’ex bambina prodigio. Accanto a lei, in senso lato, un’altra celebrità del calibro di Drew Barrymore ha scelto di produrre il “Pinot Grigio Delle Venezie I.G.T.” Quella che fu la piccola protagonista di “ET”, oggi potente produttrice cinematografica, ha scelto il nord est italiano per la sua avventura vinicola. Italia anche per Mick Hucknall, ex voce solista dei “Simply Red”, che in onore della tinta che gli ha portato fortuna, da anni imbottiglia il “Semplicemente Rosso”, un Nero d’Avola prodotto a Pachino. E ancora Italia per Carole Bouquet, che nella sua tenuta di Pantelleria produce un ottimo Passito. Da tempo è Italia anche per Sting: l’ex leader dei Police è il proprietario de “Il Palagio”, lussuosa tenuta a Figline Valdarno, nei dintorni di Firenze, dove si producono vini dai nomi musicali (Sister moon, When we dance, Casino delle vie), olio e miele.
Ha preferito invece la nativa Spagna Antonio Banderas, che oltre a pubblicizzare merendine e parlare con le galline, dedica particolare attenzione ai 235 ettari della sua tenuta “Ante Banderas” di Tempranillo, nella Ribera del Duero, a sud di Madrid. Le vigne del Michigan per la “material girl” Veronica Ciccone, in arte Madonna: suo padre, Tony Ciccone, gestisce il “Vineyard and Winery Leelanau Peninsula” dove si producono ottimi Pinot, Cabernet, Chardonnay e Gewurztraminer.
Ma l’elenco potrebbe continuare quasi all’infinito, toccando nomi di celebrità folgorate sulla strada del mosto. E se è risaputo l’amore di Gerard Depardieu per tutto ciò che è possibile trangugiare, culminato in una vigna di proprietà nel Bordeaux, meno nota è la passione di Richard Gere, proprietario della Tenuta San Filippo di Montalcino, da cui iniziano a uscire bottiglie le prime di “Bedford Post”. I più accaniti fans e collezionisti sanno dell’esistenza di “Hells Bells” e “Highway to Hell”, rispettivamente un Cabernet Sauvignon e un Sauvignon Blanc prodotti dagli AC/DC, gruppo hard rock australiano, del “Ferguson” di Fergie, voce solista dei Black Eyed Peas, il “Viognier” di Emilio Estevez, il cabernet sauvignon di Kyle MacLahlan, l’agente speciale Dale Cooper di Twin Peaks e il “Calling all angels”, chardonnay dei Train. Si sono votati alla tequila George Clooney e Justin Timberlake, il primo creando “Casamigos”, la propria etichetta, destinata inizialmente ad uso e consumo privato di blanco, reposado e añejo, ma ben presto diventata l’ennesimo business del bel George, prossimo alla paternità. E non è da meno il biondo Timberlake, che si è messo a produrre la “Sauza 901”, una raffinata tequila prodotta con agave blu. Champagne per Mariah Carey, rigorosamente prodotto a Reims, in Francia, e in vendita a poco meno di 300 mila dollari a bottiglia (si chiama “Angel of Hint”, occhio allo scontrino), limoncello d’autore per Danny De Vito, vincitore addirittura di un prestigioso concorso, e assenzio, il “Mansinthe”, per l’inquietante Marilyn Manson.
E gli italiani? Gianna Nannini produce tre rossi in un ex monastero di Certosa di Belriguardo, a pochi km dalla sua Siena, Paolo Rossi, l’eroe dei Mondiali di Spagna del 1982 ha una tenuta a Bucine, in provincia di Arezzo e Andrea Pirlo, centrocampista della Juventus e della Nazionale, ha acquistato dieci ettari a Capriano del Colle, nel bresciano, sicuro che il suo futuro dopo il pallone sia quello, mentre Jarno Trulli ha scelto la tenuta di Alanno, in Abruzzo, per produrre Montepulciano, Trebbiano e grappa. Per chiudere in bellezza con Rocco Siffredi: la star dell’hard qualche tempo fa ha scelto Vinitaly per presentare il suo “Rocco”, un Moltepulciano d’Abruzzo piuttosto corposo. Ovviamente.
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